giovedì 18 agosto 2016

Mater


Io regina delle nebbie che offuscano le vostre menti
Madre nel buio, ergo il mio artiglio e strappo te alla luce
L'abisso inghiotte la tua mente perversa per sacrificarla
lego le tue membra con le radici della mandragora
frusto con l'ossessione e la passione
strappo le carni che danno l'apparenza
Alzo il calice colmo di belladonna e cerco il delirio
mi abbevero in cerca dell'alterazione dei sensi
osservo te con occhi tinti di sangue
bacio te ed inietto nelle tue viscere il mio veleno
Con forza afferro il tuo collo per sollevarti
sto per possederti , per prenderti l'eterna devozione
Invoco la forza, invoco la passione, invoco il delirio
ti trascino in questa ipnotica realtà
io luna della tua notte strappo a te il cuore
per tuffarlo nei fiume lavico del mio vulcano
e questo tuo cuore alzo al notturno cielo
a muscoli e nervi stretti grondante del tuo sangue
nelle mie protese braccia , inondandomi il seno
sospeso nel buio senza tempo che aspetta questo tuo sacrificio
Saette di luce annunciano il cantico dove il sole è morto.
sguaina dalla saya il metallo argenteo
pupille dilatate si specchino nel freddo acciaio
che il sangue baci il grembo della Mater
quando la dura lama della wakizashi squarcerà
tu guerriero/a del Drago Rosso mi apparterrai
ed io folle di gioia sarò la walkiria che cavalca il vento
come esso sarò invisibile ma presente nella tua mente.

Alexia Elcano 

Ecco perchè Sadiana è diversa...

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